Il tempo del pudore

Non è reale il mistero bronzino-allegoria
che avvolge il cammino
attraverso i sensi risvegliati 
perchè le anime non mentono
nella brama di possesso
ometton solo di svelare
gli abissi dell’intimo tormento.


Passi barcollanti di ombre familiari
che nei pensieri si avviluppano fiere
come rovi di ginepro

Fuggendo ogni vergogna
affrontano l’adultero segreto 
scemando  il peso delle scelte
tra merletti di seta e porpora
dove liquido il desiderio
si adagia nell’inganno della mente
che si libra perdendosi
in un amplesso rubato alla ragione

-fuori dal tempo del pudore-

7 pensieri riguardo “Il tempo del pudore

  1. è fantastico questo tuo modo di affrontare in poesia questo tema, dove il conflitto tra ragione e sensi, spesso comprometter di gustare l’incanto della vita..
    è sensuale il tuo scivolare fuori la ragione, nel tormento della meraviglia, e nell’estasi del coraggio…
    è questo abbandono alla liquidità dei sensi, che permette di alzarsi in volo…
    ingannevole ragione…
    per un tenero abbraccio senza pudore…
    !!poesia raffinata, nella costruzione e nel lessico…
    che diventa sempre più musicale e intenso..
    icantato ancora una volra, paladina della poesia…
    ciao e un bacio
    Lorenzo

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  2. Particolarissima composizione, che ha il sapore della sensualità limpida e pulita, con una versificazione mai ovvia nè banale, grazie alla scelta di un lessico raffinato e mai ridondante.Complimenti ancora e buon anno.
    Carmen
    PS: mi permetto di segnalarti quell’ ” ometton”, che stona nella musicalità del verso, io non l’avrei troncato, anzi…..si accentua il ritmo se lo rendi senza troncatura.

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